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Quarantena per chi arriva in Italia nel periodo natalizio? Il nuovo dpcm lo prevede in alcuni casi, ma l’UE è scettica sull’efficacia della misura: “Restrizioni come la quarantena non contribuiscono in modo significativo a ridurre il trasferimento Covid nel contesto dei viaggi. Per questo motivo, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA), ripresi dalla strategia della Commissione, sconsigliano quarantena e test nel contesto di viaggi in paesi con la stessa epidemiologia Così un portavoce dell’esecutivo Ue su una questione sugli ultimi provvedimenti dell’Italia Il portavoce ha detto di non voler commentare le iniziative italiane, ma di voler parlare in generale.
Il nuovo dpcm prevede l’obbligo di isolamento dal 21 dicembre al 6 gennaio, e si applica anche a chi arriva da Paesi UE. Ma ci sono delle eccezioni. Il provvedimento, infatti, non si applica a chi si reca al lavoro, per motivi di “urgenza assoluta, esigenze di salute, necessità di studio, rientro a casa, domicilio o abitazione”. In questo caso, però, non ci sarà il via libera totale. La persona che ritorna è obbligata a mostrare il tampone. I turisti invece dovranno sempre essere in quarantena.
Diversa la situazione se torni dall’estero entro il 20 dicembre: in quel caso per entrare nei nostri confini dei paesi Schengen, dovrai sempre e comunque mostrare il risultato di uno swipe effettuato con almeno 48 ore di anticipo è. Successivamente, questa misura si applica solo a coloro che tornano a casa o arrivano nel nostro paese per motivi urgenti. Per altri, quarantena obbligatoria.
Obbligo di isolamento, in ogni caso, anche per chi proviene da Paesi extra Schengen. Secondo il DPCM, le persone che entrano in Italia da quei Paesi sono “soggette alla casa o residenza designata per un periodo di quattordici giorni sotto sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario”.